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Sunday, May 5th, 2024
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La Nuova Diodati

Atti degli Apostoli 16

1 Or egli giunse a Derbe e a Listra; qui cera un discepolo, di nome Timoteo, figlio di una donna giudea credente, ma di padre greco,2 di cui rendevano buona testimonianza i fratelli di Listra e di Iconio.3 Paolo volle che questi andasse con lui; cos presolo con s, lo circoncise a motivo dei Giudei che erano in quei luoghi, perch tutti sapevano che suo padre era greco.4 E, come essi attraversavano le citt, ordinavano loro di osservare le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani a Gerusalemme.5 Le chiese dunque erano fortificate nella fede e crescevano di numero ogni giorno.

6 Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia.7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro.8 Cos, attraversata la Misia, discesero a Troas.9 Durante la notte apparve a Paolo una visione. Gli stava davanti un uomo Macedone, che lo supplicava e diceva: "Passa in Macedonia e soccorrici".10 Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati l per annunziare loro il vangelo.11 Perci, salpando da Troas, ci dirigemmo a Samotracia, e il giorno seguente a Neapolis,12 e di l a Filippi, che la prima citt di quella parte della Macedonia e una colonia romana; e restammo in quella citt diversi giorni.13 Il giorno di sabato andammo fuori citt lungo il fiume, dove era il luogo ordinario della preghiera; e, postici a sedere, parlavamo alle donne che erano l radunate.14 E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della citt di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore apr il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo.15 Dopo essere stata battezzata con la sua famiglia, ci preg dicendo: "Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate e rimanete in casa mia". E ci costrinse ad accettare.

16 Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo lindovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni.17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza".18 Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si volt e disse allo spirito: "Io ti comando nel nome di Ges Cristo di uscire da lei". E lo spirito usc in quellistante.19 Ora i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza del mercato davanti ai magistrati;20 e, presentatili ai pretori, dissero: "Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra citt,21 e predicano usanze, che a noi che siamo Romani, non lecito di accettare o di osservare".22 Allora la folla insorse tutta insieme contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero frustati.23 E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro.24 Questi, ricevuto un tale ordine, li gett nella parte pi interna della prigione e fiss i loro piedi ai ceppi.

25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano.26 Improvvisamente si fece un gran terremoto tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quellistante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero.27 Il carceriere, destatosi e viste le porte della prigione spalancate, trasse fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.28 Ma Paolo grid ad alta voce: "Non farti alcun male, perch noi siamo tutti qui".29 E, chiesto un lume, egli corse dentro, e tutto tremante si gett ai piedi di Paolo e Sila;30 poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per essere salvato?".31 Ed essi dissero: "Credi nel Signore Ges Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua".32 Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua.33 Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lav loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati.34 Condottili quindi in casa sua, apparecchi loro la tavola e si rallegrava con tutta la sua famiglia di aver creduto in Dio.

35 Fattosi giorno i pretori mandarono i littori a dire al carceriere: "Lascia liberi quegli uomini".36 E il carceriere rifer a Paolo queste parole: "I pretori hanno mandato a dire che siate lasciati liberi; quindi uscite e andate in pace".37 Ma Paolo disse loro: "Dopo averci pubblicamente battuti senza essere stati condannati in giudizio, noi che siamo cittadini romani, ci hanno gettati in prigione e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano loro stessi a condurci fuori".38 I littori riferirono queste parole ai pretori; ed essi, quando udirono che erano cittadini romani, ebbero paura.39 Or essi vennero e li pregarono di scusarli e, condottili fuori, chiesero loro di lasciare la citt.40 Allora essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia e, visti i fratelli, li consolarono; poi partirono.

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